Nel nostro Paese è appena entrata in vigore una speciale abilitazione che permette ai giovani, a partire dai 16 anni d’età, di condurre un’imbarcazione da diporto. La nuova patente nautica D1 si affianca così alla regolare patente nautica degli adulti, ma cosa succede all’estero? Come sono regolati i titoli per navigare?
Finalmente in Italia diventa operativa la “mini patente” nautica per i giovani. Meglio conosciuto come “Patente Nautica D1”, il nuovo titolo è entrato in vigore nei mesi scorsi attraverso il Decreto 133/2024 del Ministero dei Trasporti e poi con la Circolare n. 6378 che ne specifica le modalità di ottenimento. Si tratta di una grande novità per il nostro Codice della Nautica. Al pari di quanto ormai avviene da anni nella normativa stradale, agevola l’ingresso nel mondo nautico ai minori di 18 anni e li responsabilizza con una patente tutta per loro.
Il “Patentino Nautico D1” infatti è un’abilitazione che può essere conseguita a partire dai 16 anni e consente la navigazione esclusivamente diurna entro 6 miglia di distanza dalla costa con “natanti” (unità fino a 10 metri), dai 18 anni con imbarcazioni di lunghezza fino a 12 metri, o ancora con moto d’acqua entro un miglio di distanza dalla costa, se tali unità sono equipaggiate con motori di potenza non superiore a 85 Kw pari a 115,6 CV.

Come si ottiene la Patente nautica D1
La nuova patente D1 può essere conseguita frequentando un corso formativo nelle scuole nautiche che consiste in una fase di insegnamento teorico, una di esercitazioni pratiche individuali e superando la prova a quiz di idoneità finale su varie materie. Tra queste troviamo teoria dello scafo, motore, sicurezza, manovre e condotta, COLREG e il segnalamento marittimo, meteo, navigazione e normativa.
Come avviene per la patente auto, è possibile anche sostenere la prova di esame come privatisti presso le sedi della Motorizzazione Civile. In questo caso, è necessario presentare un attestato di svolgimento delle esercitazioni pratiche obbligatorie.
Chi ha ottenuto la patente D1 potrà successivamente conseguire la patente nautica di Categoria A (entro o oltre le 12 miglia), sostenendo un esame integrativo teorico sugli argomenti non compresi nel corso formativo e una prova pratica di navigazione.

Patente nautica, fondamentale per navigare in Italia
Il nuovo Patentino Nautico D1 arricchisce così il nostro Codice della Nautica che per la navigazione prevede altri tipi di patenti, a seconda del tipo di navigazione che si intende praticare e della barca che si utilizza. In generale, per il diporto nautico il titolo più comune è la Patente Nautica di Categoria A, quella cioè per il comando e la conduzione di natanti e imbarcazioni da diporto. Tale abilitazione è divisa in 2 categorie:
- Patente nautica entro 12 miglia dalla costa
- Patente nautica senza limiti dalla costa
Con tali patenti è possibile condurre barche a vela, barche a motore e barche a vela provviste di motore. Esiste anche la possibilità di chiedere una patente limitata alle sole barche a motore che prevede un esame più breve e semplice.

Quando è obbligatoria la patente nautica e quando no
Ricordiamo che in Italia la patente nautica è obbligatoria nei seguenti casi:
- Per condurre qualsiasi tipo di barca oltre le 12 miglia dalla costa e/o con motore di potenza superiore ai 30 kW (40,8 Hp);
- Nel caso si voglia condurre una barca con potenza superiore a 40,8 Hp, a 750 cc (motore 2 tempi), a 1.000 cc (motore 4 tempi), a 1.300 cc (entrobordo a 4 tempi), a 2.000 cc (motore diesel);
- Per condurre una moto d’acqua indipendentemente dalla distanza dalla costa;
- Quando si conducono imbarcazioni adibite allo sci nautico.
Senza patente nautica, in Italia si può comunque condurre un’unità da diporto di lunghezza inferiore ai 24 metri e con cilindrata inferiore a quelle sopra citate, purché si navighi rimanendo entro le 6 miglia dalla costa.

Patente nautica: come funziona nel resto d’Europa?
Abbiamo visto, come funziona la patente nautica in Italia, e all’estero? Cosa prevedono, ad esempio, gli altri paesi Europei in materia di diporto nautico? Dove è obbligatorio possedere questo titolo? E quando un titolo rilasciato in un Paese è valido anche in un altro?
È importate specificare che da diversi anni si parla di creare una patente nautica internazionale. Quest’ultima potrebbe agevolare la circolazione dei diportisti nei Paesi membri della Comunità Europea. Un po’ come avviene per la patenta di guida stradale. Per ora, questo titolo in stile “passepartout”, rimane solo una chimera.
La realtà è che ogni Paese europeo in materia di patenti nautiche dispone di proprie leggi e percorsi burocratici per diventarne possessori e i riconoscimenti dei titoli di altri Stati sono ancora pochi. Vediamo allora la disciplina della patente nautica nei principali Paesi europei.

Francia
In Francia non è necessaria alcuna patente per navigare in barca a vela. I residenti possono ottenere facilmente un brevetto di navigazione costiera o d’altura già a partire dai 16 anni per le imbarcazioni a vela o a motore dotate di un motore di più di 6 hp. Per ottenerlo occorre superare un esame teorico-pratico per la navigazione lungo costa, che permette di accedere ad un secondo esame, solo teorico, per l’altura.
Inghilterra
Anche l’Inghilterra vanta una disciplina piuttosto agevolata per i diportisti. Coloro che navigano per puro diletto possono mettersi al comando di un’imbarcazione senza nessuna abilitazione. Se, però, vogliono svolgere qualsiasi attività professionale o commerciale, devono conseguire le qualificazioni di Yacht Master (Costal, Offshore e Ocean). Questi tre brevetti, ideati nel 1971, sono gestiti dalla Royal Yachting Association (RYA). Per ottenerli è necessario sostenere esami lunghi e dettagliati volti a dimostrare di possedere, nell’ambito della navigazione, competenze e certificati specifici (Vhf, Gmdss Short Range, pronto soccorso, etc.).
Spagna, Portogallo e Croazia
Altri Paesi adottano invece, un approccio più rigoroso, simile a quello dell’Italia. In Spagna, per esempio, la patente nautica è obbligatoria per navigare a bordo di barche a vela a partire da sei 6 metri o su una barca a motore di oltre 5 metri e con una potenza superiore a 11,26 kilowatt. Anche in Portogallo è necessaria una patente nautica per condurre qualsiasi tipo di barca a vela o a motore, così come in Croazia dove però è richiesta anche una licenza per la radio Vhf.

In conclusione, se prevedete di navigare all’estero, prima della partenza, vi consigliamo di consultare sempre il consolato o l’ambasciata del Paese in cui andrete, per informarvi al meglio sulla legislazione in vigore ed eventuali ultimi aggiornamenti, per evitare di incorrere in eventuali sanzioni.